L’ammontare corrisponde al 3,5% di tutti gli investimenti diretti esteri realizzati nel nostro Paese e colloca la Toscana al secondo posto tra le regioni italiane con maggiore capacità di attrazione per i capitali internazionali. Lo stock degli investimenti all’estero in uscita dal territorio toscano è di 12 miliardi pari al 3% del dato complessivo nazionale.
Secondo Banca d’Italia-Eurosistema, nel 2010 erano 800 le imprese attive sul territorio regionale con partecipazioni in aziende straniere, mentre le aziende operanti in regione che avevano nella compagine proprietaria soggetti internazionali superavano le 1.300 unità. Oltre il 90% dei capitali in entrata è di provenienza europea, il 5% arriva dal continente americano. Francia e Paesi Bassi sono i Paesi ad avere un’incidenza maggiore. Quanto ai settori, gli investimenti diretti in entrata convergono in primo luogo su holding finanziarie e immobili, ma anche sul comparto chimico-petrolifero e sul metalmeccanico.
globale, l’export toscano è cresciuto del 16,6%, in base ai dati Istat, ritornando ai valori pre-crisi già a fine 2010 e portando l’incidenza delle esportazioni sul Pil regionale a oltre il 30%. La ripresa è stata guidata in particolare dal forte incremento dei metalli preziosi, attività concentrata soprattutto nella provincia di Arezzo, e dalla pelletteria su cui si focalizzano i distretti di Santa Croce sull’Arno, Valdarno e Castelfiorentino (nelle province di Pisa, Firenze e Arezzo). In buon recupero, soprattutto negli ultimi anni, il settore dei macchinari e apparecchi. Se Francia, Svizzera e Germania restano i principali mercati di sbocco delle merci toscane, sta crescendo a tassi rilevanti l’importanza delle aree mediorientali (Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita) mentre riprende vigore lo scambio con mercati orientali come Giappone e Hong Kong.
Istruzione e formazione
La Toscana presenta uno dei più alti tassi di istruzione del Paese: oltre 3.7 milioni di abitanti, più dell’88% della popolazione, ha un titolo di studio.
Nel 2011, secondo i dati Istat, i residenti toscani che hanno la licenza media o nessun titolo erano appena 830mila (poco meno di un milione nel 2004), mentre coloro che hanno finito gli studi con la licenza media sono un milione (926mila). Crescita lenta ma costante per chi ha scelto di proseguire col diploma a 2-3 anni (qualifica professionale) o quello a 4-5 anni (maturità): nel 2011 ammontano rispettivamente a 142mila (127mila nel 2004) e a 899mila (803mila). I laureati e quelli che hanno approfondito il livello con master nel 2011 erano 383mila, il 40,3% in più rispetto ai 273mila di sette anni prima.
Elevato è il tasso di occupazione tra i laureati nella fascia 25-34 anni che, nel periodo che va dal terzo trimestre 2008 al secondo trimestre 2011, si attestava al 72,7% contro il 72,2% del triennio precedente (67,5% tra i laureati nelle materie umanistiche, 70,6% nelle scienze sociali, 73,5% tra gli ingegneri e gli architetti e 81,1% tra i laureati in medicina).
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Gli investimenti esteri in Toscana
Il commercio Estero
Superano i 9 miliardi di euro gli investimenti diretti in entrata in Toscana, secondo le statistiche più aggiornate (2011) di Banca d’Italia - Eurosistema.
Con oltre 32 miliardi di euro di merci esportate, la Toscana è la quinta regione italiana - la prima dell’Italia centrale - per contributo all’export nazionale: la sua incidenza sulle esportazioni totali è dell’8,4% stando alle ultime statistiche dell’Istituto per il Commercio Estero. Gli operatori toscani impegnati sui mercati internazionali sono circa 21mila. Nel corso dell’ultimo quinquennio 2008-13 di difficile congiuntura economica